L'importanza di fare Stretching: come, quando e perché.
Fare stretching è uno step necessario, una fase che prepara ad allenarsi meglio, in maniera efficiente e funzionale.
Praticarlo prima dell’allenamento può essere utile per preparare i muscoli allo sforzo che riceveranno durante il workout.
Occorre fare delle precisazioni.
Lo stretching statico, è il tipo di stretching che comunemente si pratica e sfrutta la cosiddetta “forza passiva”: consiste in un lenta e progressiva estensione dei muscoli e dei tendini, fino ad arrivare alla massima lunghezza tollerabile e poi mantenerla per alcuni secondi. Proprio durante l’allungamento, sentiremo una forza che si oppone, quella è la forza passiva.
Esiste anche lo stretching dinamico, che prevede movimenti la cui escursione articolare aumenta progressivamente. Ti basti pensare a quello che praticano i giocatori di calcio prima di entrare in campo. Esso serve a migliorare la flessibilità muscolare.
PRIMA DELL’ALLENAMENTO.
Fare stretching, in questa fase di inizio, è utile per riscaldare i muscoli prima di intraprendere qualsiasi tipo di attività fisica, evitare contratture e stiramenti.
DOPO L’ALLENAMENTO
Serve, invece, ad ossigenare i tessuti e a rilassare muscoli, ma anche la mente.
Naturalmente, anche quando si pratica stretching, sia prima che dopo l’allenamento, bisogna fare attenzione ad alcuni aspetti:
- essere precisi nei movimenti durante lo stretching statico: ogni movimento deve essere fatto in maniera dolce, così anche il momento del rilascio. Senza strafare, senza forzare troppo, ma bisogna arrivare alla posizione di medio allungamento in modo lento e mantenerla per un tempo breve;
- mantenere una corretta postura durante l’esecuzione dei movimenti;
- associare ai movimenti la giusta respirazione: il respiro è vita, e lo è anche per i nostri muscoli, per i tessuti che compongono il nostro corpo. Essere a corto di fiato prima dell’effettiva stanchezza muscolare, significa che non si è effettuata la corretta respirazione durante l’esecuzione dell’attività fisica, in generale e dello stretching, in particolare.
Come coach di Functional Training, ti dico che lo stretching è una componente fondamentale e, in alcuni casi, integrante dell’allenamento. Non si mira soltanto a “stendere” i vari e principali distretti muscolari, ma si mira a rendere, appunto, funzionale lo stretching, cioè a gestire in maniera flessibile le posizioni di allungamento, in modo da apportare beneficio all’intero organismo, che sarà pronto ad allenarsi in maniera efficiente ed efficace.
I muscoli, i tendini, le fasce connettivali sono collegati, non li possiamo pensare, e dunque allenare, in maniera isolata (anche se possiamo dedicare esercizi mirati ad alcune parti del corpo), ma li dobbiamo concepire come parte del tutto.
Quindi l’allungamento muscolare, affinché sia efficace, deve coinvolgere le catene muscolari nella loro totalità.
L’allenamento funzionale è indicato a chiunque, soprattutto a chi si pone l’obiettivo, non solo di rimettersi in forma, ma anche di migliorare la performance sportiva, in qualsiasi disciplina. E, di conseguenza, lo stretching è fondamentale per intraprendere un percorso di allenamento, perché in tal modo ne trarrai massimo beneficio.
Tu pratichi lo stretching prima o dopo l’allenamento?
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