Ti capita mai di sentirti stanca e di non riuscire a dare il meglio di te nelle performance sportive? Forse ti alleni troppo, non riposi abbastanza o non ti alimenti al meglio. Insomma, sei in una condizione di sovrallenamento.
Sai quanto è importante riposare dopo un allenamento o fare delle pause tra una sessione di esercizi e l’altra? Se questo non avviene, allora si manifestano i sintomi del sovrallenamento.
Forse sono capitati anche a te ma non sai ancora riconoscerli. Vediamoli insieme.
Cos’è il sovrallenamento?
Sovrallenamento indica un rapporto non equilibrato tra allenamento e recupero. Succede spesso perché le persone sono convinte che più ci si muove e migliori sono i risultati.
Tuttavia, bisogna considerare le conseguenze di questo comportamento molto stressante: l’organismo si adatta allo sforzo, cercando di migliorare le capacità prestazionali. Se il riposo è poco, il corpo crolla, non riuscendo più a sostenere ciò che gli chiediamo.
Ci sentiamo più stanchi mentalmente e fisicamente, in quanto l’organismo non riesce a ripristinare la situazione di equilibrio psico-fisico. Il corpo resta stressato e la performance sportiva non migliora.
Quando si manifesta il sovrallenamento?
È vero, il sovrallenamento dipende dall’incapacità di riposarsi a sufficienza per riprendersi dallo stress dello sforzo. Ma perché molti ne soffrono? Non basterebbe riposarsi e basta? In realtà, gli errori che si commettono solo molteplici:
- gli atleti tendono a scegliere allenamenti non adatti al proprio stile di vita
- non dormono abbastanza ogni notte
- soffrono troppo dello stress da competizione
- soffrono di problemi di salute di tipo alimentare, circolatorio, di ipertensione e molto altro
- non mangiano correttamente
- hanno problematiche dal punto di vista psicologico.
Sintomi del sovrallenamento
Il sovrallenamento si può manifestare attraverso diversi sintomi. Il battito cardiaco accelera e non scende neanche in fase di recupero, oppure si riduce accompagnato a fatica eccessiva. Questo perché il corpo fa fatica ad adattarsi alle richieste dell’atleta, in quanto non ha le risorse necessarie.
La stanchezza è poi il principale sintomo del sovrallenamento, accompagnata da insonnia, apatia, irritabilità e stati di depressione. Legati a questi, ci sono poi i sintomi della mancanza di appetito, del calo di peso, ipoglicemia e abbassamento delle difese immunitarie.
Si è quindi più esposti a malattie e anche a sbalzi ormonali. Dalle analisi del sangue di un atleta in sovrallenamento si evincono livelli sballati di cortisolo, l’ormone dello stress, ACTH, un ormone che stimola la produzione di altri, e prolattina, responsabile della produzione di estrogeni nelle donne. Ecco perché, spesso, al sovrallenamento si affianca l’amenorrea.
Cosa fare in caso di sovrallenamento?
Di fronte a questi sintomi, è bene riposarsi per almeno una o due settimane, cercando di mangiare in modo bilanciato per ricostituire le carenze.
Tra un allenamento e l’altro bisogna far passare una serie di ore. La notte è necessario riposare almeno 7 o 8 ore.
Gli allenamenti devono durare circa un’ora, in quanto i livelli di cortisolo tendono a salire dopo questo periodo di tempo.
L’alimentazione deve essere controllata e affiancata da integratori, senza abusarne. È bene evitare le soluzioni fai-da-te. In questo senso, è bene affidarsi sempre a nutrizionisti e personal trainer esperti, in modo da evitare l’insorgenza dei sintomi del sovrallenamento.
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